Avere momenti di crisi è quasi una tappa d’obbligo per una coppia, una situazione momentanea che porta disagio e malessere in entrambi i partner e che spesso si cronicizza fino quasi a diventare uno stile di vita. Nonostante il desiderio di cambiamento, può essere molto difficile riuscire a fare qualcosa che dia una svolta alla situazione, anzi spesso i tentativi di risoluzione del problema si trasformano in dinamiche ripetitive che alimentano e perpetuano il problema stesso.
Senza analizzare quali sono le cause apparenti che portano alla cosiddetta “crisi” (tradimenti, gelosie, mancanza di rispetto, nascita di un figlio, ecc…), per capire cosa sta alla base di una rottura nella coppia partirei da un assunto fondamentale di P.Watzlavick: è impossibile non comunicare. Ogni comportamento messo in atto da uno dei due partner comunica qualcosa all’altro, gesti, parole o silenzio che siano, anche qualora non lo desiderasse. E’ necessario immaginare la coppia come un sistema che deve mantenere il suo equilibrio e la comunicazione è proprio ciò che regola la stabilità di questo sistema. Questa comunicazione è sempre circolare, ovvero se un membro della coppia fa qualcosa, l’altro ne farà un’altra in funzione di quest’ultima. Facciamo un esempio concreto:
Margaret Mead, famosa antropologa, in una delle sue tante ricerche sulla penetrazione di una cultura in un’altra, aveva fatto uno studio sui soldati americani che si approcciavano alle donne inglesi. Esisterebbero “30 passi” da compiere a partire dal primo sguardo fino ad arrivare all’accoppiamento: nelle due culture, americana e inglese, l’ordine di questi passi è completamente diverso. Nell’americano il bacio è un gesto innocuo, che arriva subito anche al primo appuntamento, e dunque si trova tra i primi passi; nella cultura inglese il bacio è un qualcosa di molto erotico e dunque si trova dopo aver fatto molti altri passi (quali per esempio conoscere la famiglia). A questo punto la situazione è questa, durante il percorso di conoscenza tra l’americano e la ragazza inglese può succedere questa combinazione di eventi: lui bacia lei al primo appuntamento – poiché è un atteggiamento contemplato nella sua cultura – lei farà una lettura di questo comportamento secondo la sua logica culturale e ha quindi due possibilità, o fuggire – poiché mancano ancora molti altri passi prima del bacio – oppure svestirsi e mettere in atto quello che secondo lei è il passo successivo al bacio, ovvero l’accoppiamento.
E’ chiaro come il messaggio che ogni persona invia all’altro necessita in primo luogo di una condivisione di linguaggio, attraverso un codice di significati attribuiti durante la conversazione. Spesso nella coppia succede che uno o entrambi i protagonisti non riescano a cogliere il vero significato del messaggio di ritorno e così rilanciano in base a quello che credono di aver capito generando un gioco senza fine.
Se la situazione si è ormai cronicizzata è bene rivolgersi ad un professionista, lo psicologo essendo esterno alla situazione avrà gli strumenti per leggere questi errori di comunicazione e darne un rimando alla coppia. In alternativa ci sono delle strategie che possono aiutare ad avere una comunicazione più costruttiva:
- Tenere sempre presente che sto parlando ad un’altra persona, con il proprio mondo, i propri limiti e un vissuto diverso dal mio; non devo parlare a me stesso ad alta voce nella speranza che il partner comprenda.
- Concedersi come coppia uno spazio definito per comunicare al di fuori di altre possibili distrazioni (bambini, telefono, ecc…)
- Essere consapevoli che ognuno ha il proprio modo di manifestare l’emotività. Conoscere e controllare le nostre emozioni ci permetterà di far comprendere meglio al partner ciò che vogliamo comunicare.
- Fare domande piuttosto che affermare qualcosa, ciò rende l’altro più partecipe e non si rischia di essere impositivi nella visione della situazione
- Verificare se effettivamente ciò che ho recepito è proprio ciò che voleva comunicarmi il partner
- Evitare di porsi in atteggiamenti giudicanti o di critica perché indispongono l’altro
- Dire classiche frasi del tipo “lo sapevo”, “te l’ho detto”, “avevo ragione”…
In conclusione, qualsiasi evento abbia scatenato o portato a galla una crisi di coppia, è necessario modificare lo stile comunicativo con cui si sta affrontando questo momento e porsi con un’ottica nuova e di atteggiamento costruttivo nei confronti del problema è il primo passo verso il cambiamento.